Navigare il Bacchiglione da Selvazzano a Padova Porte Contarine

 

Navigare lungo il fiume “Bacchiglione” ed i Canali di Padova con una tradizionale imbarcazione veneta in legno, per rivivere le suggestioni di un mondo fluviale ormai perduto, immaginare la vita di bordo dei barcaioli di un tempo e l’arte della navigazione.

 


Imbarco in località di Tencarola di Selvazzano ai piedi dell’area naturalistica protetta del Parco Regionale dei Colli Euganei. Tencarola, adagiata lungo le sponde del fiume Bacchiglione fu porto fluviale adibito un tempo al carico del pietrame e dei prodotti dei Colli Euganei e fino al 1913 sede di antichi mulini. Per un lunghissimo tempo le acque del Bacchiglione sono state impiegate come forza motrice per azionare le ruote dei mulini non solo per macinare il grano ma anche per far funzionare le segherie che lavoravano il legno proveniente dai boschi circostanti.

Iniziamo un suggestivo itinerario fluviale naturalistico caratterizzato da un percorso meandriforme, composto da anse fluviali e rive folte di salici, pioppi, platani ed ontani. Superato il punto di confluenza con il Canale Brentella il battello procede lento, spesso accompagnato da allegre brigate di canoisti e vogatori, immergendosi nelle singolari anse e nelle ampie golene del fiume. Dopo la “cavana” (ricovero per barche) del “club canottieri” , subito si incontra lo “Squero Nicoletti”, storico cantiere per la riparazione e costruzione di barche in legno, giungendo a Bassanello  antico borgo di barcaioli. Successivamente ci si immette nell’ottocentesco “Canale Scaricatore” e attraverso la “Conca di Voltabarozzo”, un vero e proprio ascensore d’acqua, si imbocca il “Canale S.Gregorio”. Si risale lungo il “Canale del Piovego e dopo essere passati sotto il medievale “Ponte dei Graissi” navighiamo lungo un percorso fluviale suggestivo tra i canali interni della città ammirando da una prospettiva privilegiata i suoi monumenti e le antiche mura rinascimentali veneziane. Illustrazione dei vecchi “burci” situati lungo il Parco Fistomba. Superata la scalinata cinquecentesca di “Porta Portello”, principale porto fluviale di Padova, con il magnifico portale in pietra d’Istria, si naviga lungo i giardini dell’Arena Romana e si sottopassa il Ponte di Corso del Popolo. Sbarco alla Conca di Porte Contarine nel cuore di Padova a due passi dalla Cappella degli Scrovegni.

Durante la piacevole e tranquilla navigazione, il capitano intratterrà i passeggeri con la spiegazione del meccanismo delle conche di navigazione, con la storia degli antichi burci. Le imbarcazioni tradizionali di legno, coperte, da noi utilizzate, sono esemplari unici, restaurati e adibiti a trasporto passeggeri.

Questo itinerario fluviale richiede 2 ore circa e può venire effettuato in un senso o nell’altro (anche con partenza da Padova e arrivo a  Selvazzano)


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